Additivi gasolio: cosa sono e a cosa servono
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Direttore: Alessandro Plateroti

Additivi gasolio: cosa sono e a cosa servono

benzina diesel

Gli additivi gasolio aiutano ad ottimizzare le prestazioni e il rendimento dei motori diesel, tramite un’azione pulente e lubrificante.

Nonostante il contraccolpo subito a seguito dello scandalo ‘dieselgate’, i motori diesel godono ancora di una vastissima diffusione tanto da rappresentare, assieme ai propulsori alimentati a benzina, il principale tipo di motore endotermico in circolazione. I motori diesel presentano alcuni vantaggi, come ad esempio i consumi ed i costi di rifornimento inferiori; di contro, la produzione di notevoli quantità di NOx ha guadagnato loro un certo ostracismo da parte delle autorità che intendono ridurre l’inquinamento atmosferico.

A tal proposito, per ottimizzare il funzionamento dei motori alimentati a diesel, sono da tempo in commercio gli additivi gasolio, prodotti chimici da aggiungere al combustibile sia per migliorarne le prestazioni sia per una migliore conservazione del propulsore stesso. Vediamo di seguito cosa sono nello specifico gli additivi diesel, come agiscono all’interno del motore e quali vantaggi offrono.

Additivo gasolio a cosa serve

Prima di entrare nel dettaglio e scoprire quali funzioni svolga un additivo per gasolio, va innanzitutto sottolineato come, in virtù della direttiva europea 2003/30/CE, tutti i tipi di combustibili diesel devono contenere una percentuale di biodiesel pari a circa il 15% del totale, in modo tale da ridurre l’impatto ambientale. La presenza di una componente ‘bio’ facilita la formazione di residui di natura batterica all’interno delle cisterne di stoccaggio del carburante. Si tratta di un elemento da non sottovalutare dal momento che, grazie al costante sviluppo tecnologico, i motori diesel sono diventati sempre più ‘sensibili’ alla presenza di impurità di vario genere all’interno del carburante.

In virtù di questa premessa, non è difficile intuire come le funzioni fondamentali degli additivi gasolio siano legate alla ‘pulizia’ del motore ed alla sua lubrificazione. I prodotti che si trovano in commercio possono essere divisi in due grandi categorie: gli additivi biocidi e quelli ‘multifunzione‘.

Nel primo caso, si tratta di un prodotto specifico, che viene aggiunto al gasolio per eliminare le impurità dovute alla presenza del biodiesel; nel secondo, invece, l’additivo svolge una funzione a più ampio raggio, in particolar modo quella relativa alla pulizia degli iniettori e, più in genere, della costante lubrificazione delle parti meccaniche.

Nel complesso, un additivo può svolgere una o più delle seguenti funzioni, spesso indicate esplicitamente dal produttore direttamente sulla confezione:

  • pulizia degli iniettori: molti prodotti riportano una dicitura specifica che indica questa prerogativa;
  • ottimizzazione e riduzione del consumo di carburante;
  • riduzione dei fumi di scarico;
  • riduzione del ciclo di rigenerazione del filtro antiparticolato;
  • prevenzione dello sviluppo della flora batterica e delle alghe che possono svilupparsi all’interno del serbatoio;
  • miglioramento della stabilità del gasolio a basse temperature: gli additivi gasolio antigelo fanno in modo che il carburante non si alteri (congelando in parte o del tutto) anche in condizioni climatiche particolarmente rigide, facilitando l’accensione del motore; la temperatura minima di esercizio viene indicata dal produttore a seconda del tipo di carburante.

Additivo gasolio come usarlo: la procedura da seguire

L’impiego degli additivi è piuttosto semplice e richiede pochi passaggi che possono essere effettuati anche in prima persona. Dopo aver acquistato il prodotto, facendo attenzione ad accertarsi che si tratti di un additivo destinato ai motori diesel, bisogna cercare di svuotare il più possibile il serbatoio, così che il prodotto possa esercitare al meglio la propria azione pulente e rimuovere le impurità nella maniera più approfondita possibile.

A questo punto, è possibile versare l’additivo nel serbatoio, rispettando le dosi (rapporto additivo/carburante) indicate sulla confezione; infine, si può rifornire la vettura facendo il pieno di diesel. Questa operazione va ripetuta ogni qual volta l’auto ha percorso 20.000 km oppure ogni qual volta si effettua il tagliando.

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Fonte immagine: https://pixabay.com/it/benzina-diesel-gas-carburante-olio-175122/
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Quali sono i migliori additivi gasolio

L’offerta di additivi per gasolio sul mercato è piuttosto vasta e, anche per quanto concerne i prezzi, la concorrenza è notevole. Tra i prodotti più utilizzati e consigliati si segnalano i seguenti:

  • Bardahl Top Diesel, additivo multifunzione ad ampio spettro; per il filtro antiparticolato, la stessa azienda produce anche un prodotto specifico, il Bardahl DPF Cleaner;
  • Dieselsprint, prodotto generico utilizzato anche in ambito professionale;
  • Tunap 183; adatto per i moderni motori diesel (common rail e iniettore-pompa), implementa la lubrificazione degli organi di iniezione ed è adatto per i carburanti con basse concentrazioni di zolfo;
  • Diesel Anti-Bacteria: additivo specifico per la rimozione dei residui batterici del biodiesel; protegge il motore dalla formazione di alghe ed aumenta il numero di cetano;
  • Bolk X-Cleaner: agisce principalmente sugli iniettori e i gas di scarico;
  • ADBlue: denominazione commerciale della Ureus AUS 32, una soluzione di urea al 32%; può essere utilizzato solo ed esclusivamente nei motori equipaggiati con sistema SCR (Selective Catalytic Reduction); ADBlue è un marchio registrato di proprietà della VDA (Verband Der Automobilindustrie), l’associazione tedesca dei costruttori di veicoli; in Italia viene distribuito da Gruppo FIAT, Iveco, Maserati e ENI S.p.A.;
  • Metabond Megasel Plus: additivo multifunzione per iniettori, camera di combustione e diminuzione dei fumi di scarico;
  • BlueChem Powermax: prodotto ‘generico’ consigliato soprattutto per utilizzi su motori con elevato chilometraggio

Quando bisogna aggiungere l’additivo

La ‘scadenza’ del tagliando o dei 20mila km percorsi rappresenta un parametro indicativo per quanto concerne il trattamento tramite additivo. Talvolta, però, è la vettura stessa a presentare una serie di ‘sintomi‘ che suggeriscono come vi sia la necessità di utilizzare un additivo.

Nello specifico, il trattamento è consigliato – se non proprio necessario – quando le emissioni dei gas di scarico risultano particolarmente abbondanti, quando il motore consuma più carburante del solito o si arresta con più frequenza oppure quando si riscontrano problemi in fase di accensione o accelerazione.

Quanto costano gli additivi gasolio

Gli additivi diesel sono un prodotto facilmente reperibile, sia presso i negozi fisici specializzati sia tramite gli store online. I prezzi variano a seconda della marca (Bardhal e Dieselsprint sono tre le più diffuse) e del formato del flacone (quelli più facilmente reperibili sono da 200 ml, 500 ml e un litro). In genere, il costo di un prodotto di buona qualità si aggira tra i 15 ed i 30 euro, anche in base all’azione specifica dell’additivo (pulizia iniettori, biocida, aumento del numero di cetano etc.).

Fonte immagine: https://pixabay.com/it/benzina-diesel-gas-carburante-olio-175122/

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ultimo aggiornamento: 29 Maggio 2019 15:56

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